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Defibrillatore

DEFIBRILLATORE

L’arresto cardiaco è un evento imprevedibile che colpisce persone in pieno benessere e le porta a morte in assenza di un intervento tempestivo.

Le cronache riportano spesso casi come questo:

Si è accasciato ed è morto sotto gli occhi di amici e colleghi di lavoro. Fino ad un secondo prima rincorreva la palla per fare gol. Poi l’infarto, improvviso e fulminante. Si chiamava….., aveva 37 anni….

Il Resto del Carlino 18/10/….

Non sono infrequenti l’incidenza di morte cardiaca improvvisa è di 1 caso ogni 1000 abitanti per anno e la morte improvvisa rappresenta il 10% di tutte le cause di morte e la maggior parte di queste il 60% avviene al di fuori di ospedali, nelle case nei luoghi pubblici, nei posti di lavoro.

MI – Epidemiologia / Italia

  • Incidenza → 1 x 1000 Abit.
  • Numero casi x anno → 57.000
  • Numero casi x giorno → 156
  • 1 caso ogni 9 minuti
  • 10 % di tutte le cause di morte
  • 40 % di tutti i decessi x causa cardiaca

Nell’85% dei casi l’arresto cardiaco è dovuto alla fibrillazione ventricolare, un improvvisa perdita di sincronia dell’attività elettrica cardiaca che diviene caotica con conseguente arresto cardiaco.

fibrillazione, defibrillatore e battito cardiaco

La fibrillazione ventricolare può essere trattata con un intervento semplice cioè la defibrillazione ovvero l’applicazione di una scossa elettrica sul torace che è in grado di interrompere l’aritmia e ripristinare la normale ordinata attività elettrica con conseguente ripresa del battito cardiaco.

Da anni sono disponibili i defibrillatori semiautomatici, che possono essere usati da chiunque in quanto la macchina stessa analizza il ritmo cardiaco e decide di erogare la scarica quando riconosce la presenza dell’aritmia, l’operatore non deve decidere nulla deve solo eseguire le istruzioni dettate dalla macchina.

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Questo intervento per essere efficace deve avvenire entro pochi minuti dall'evento altrimenti i tessuti soprattutto il cervello vengono danneggiati irreparabilmente dalla mancanza di ossigeno.
5 minuti per salvarci da un infarto

Per ogni minuto che si perde la percentuale di successo scende del 10% già dopo 5 minuti dall’arresto cardiaco solo il 50% delle vittime può salvarsi.

grafico della sopravvivenza

Con il defibrillatore automatico si ha la possibilità di intervenire nei primi minuti aumentando la percentuale di sopravvivenza dei soggetti colpiti da arresto cardiaco

La catena della sopravvivenza illustra le corrette fasi del soccorso ad un soggetto colpito da arresto cardiaco

catena della sopravvivenza lotta infarto
  1. Allarme immediato: chiamata rapida al 118 per attivare il sistema di emergenza territoriale.
  1. Defibrillazione Precoce (DP): con il defibrillatore automatico esterno il soccorritore può erogare una scarica elettrica ed interrompere un’ aritmia (fibrillazione ventricolare) responsabile dell’ arresto cardiaco.
  1. Rianimazione Cardio-Polmonare (RCP): in assenza di un defibrillatore consente di sostenere le funzioni vitali con il massaggio cardiaco e la ventilazione.
  1. Rianimazione Cardio-P. Avanzata (ACLS): Consente la stabilizzazione del paziente e il suo trasporto in ospedale.

Il Defibrillatore

“Esistono vari modelli di defibrillatore, in tutti, l’ utilizzo prevede tre passaggi: accensione, collegare gli elettrodi alla persona da rianimare e schiacciare il bottone per erogare la scarica seguendo le istruzioni vocali dell’apparecchio.

Alcuni modelli hanno due bottoni, uno per l’accensione e uno per la scarica. Altri modelli si accendono aprendo uno sportello e hanno solo il pulsante per la scarica.

defibrillatore Due tasti
DAE sportello

Tutti gli apparecchi hanno dispositivi che segnalano lo stato della batteria ed eventuali malfunzionamenti. Occorre controllare periodicamente gli apparecchi in modo di averli pronti in caso di utilizzo. In caso di difficoltà si può contattare il servizio d’ emergenza 1-1-8.”

Gli elettrodi:

– Sono monouso.

– Si trovano già collegati al corpo macchina.

– Sono adesivi.

– Riportano il disegno che vi ricorderà la posizione dove applicarli.

posizionare gli elettrodi
In figura è riportata la posizione corretta degli elettrodi

La registrazione dei dati:

il DAE durante l’impiego registra l’intera operazione, sia l’attività cardiaca della vittima che le voci dei soccorritori (tipo scatola nera). Un programma specifico consente di scaricare e analizzare i dati.

Le Fasi

L’esecuzione della defibrillazione con apparecchio semiautomatico prevede una serie precisa di azioni che comprendono: la valutazione del soggetto, l’applicazione del defibrillatore, l’erogazione della scarica (shock) quando suggerito dal defibrillatore dopo l’analisi automatica del ritmo cardiaco.

1. Riconoscimento dell’arresto cardiaco

Stimolazione tattile e verbale:

Scuoto la vittima prendendola per le spalle e la chiamo ad alta voce se non risponde, non si muove e non respira normalmente è in arresto cardiaco.

1 usare il defibrillatore

Se la vittima non risponde affido ad una persona il compito di chiamare il 118.

Scopro il torace della vittima.

2 usare il defibrillatore

2. Iperestensione del capo

Ponendo una mano sulla fronte e l’altra sotto il mento porto indietro il capo della vittima.

Questa manovra impedisce alla lingua di chiudere le vie aeree.

Non si esegue nel sospetto di trauma del collo.

3 usare il defibrillatore

Il Protocollo

Sequenza di defibrillazione precoce per personale laico.

  1. Valuta lo stato di coscienza della vittima scuotendola per le spalle e chiamandola a voce alta. Se non risponde non è cosciente.
  1. Indica una persona e dille: “chiama il 118 e portami un defibrillatore” (se non lo hai con te).
  1. Posiziona supina la vittima, allinea il capo, il tronco, gli arti e scopri il torace.
  1. Estendi il capo ponendo una mano sulla fronte della vittima e sollevando con due dita il mento. Esplora il cavo orale ed eventualmente rimuovi corpi estranei visibili.
  1. Mantenendo la pervietà delle vie aeree (estensione del capo) Guarda il torace, Ascolta e Senti la presenza di aria espirata = manovra di GAS.
  1. Guardando e toccando la vittima valuta se sono presenti movimento o tosse (segni di circolazione).
  1. Se non sono presenti posiziona il DAE a lato della testa della vittima dalla tua parte.
  1. Accendi il DAE.
* Asciuga il torace se è bagnato. Se il soggetto è peloso radi le zone dove vanno collocati gli elettrodi.
  1. Ascolta le istruzioni del DAE.
  1. Posiziona correttamente gli elettrodi e falli aderire bene alla pelle.
  1. Attenzione alla sicurezza: IO VIA, TU VIA, TUTTI VIA = fai attenzione a non toccare la vittima, allontana tutti ripetendo a voce alta di allontanarsi perché può essere pericoloso (ricorda che l’apparecchio sta registrando la tua voce) tieni sollevato lo sguardo per controllare la situazione, non guardare l’apparecchio.
11 usare il defibrillatore

12. Mantieni un dito sul pulsante di scarica e lo sguardo sollevato, non guardare l’apparecchio, controlla la sicurezza e premi il pulsante quando sei certo di avere la scena in sicurezza.

* Continua ad ascoltare il DAE dopo la scarica e mantienilo attaccato alla vittima.

13. Subito dopo la scarica riprendere il massaggio cardiaco e interromperlo quando il DAE riprende l’analisi.

Casi particolari

1.Presenza di cerotti transdermici

Non posizionare gli elettrodi sopra a cerotti medicati : rimuoverli.

Rischio? Ustioni cutanee.

2. Presenza di pace maker o defibrillatori impiantati?

Non applicare gli elettrodi sul generatore. Spostare gli elettrodi in modo da non coprire la “scatoletta” del generatore che potete sentire sotto la cute palpando al di sotto della clavicola.

3. La vittima è su una superficie bagnata?

Allontanarla dall’acqua posizionandola su una superficie asciutta.

Asciugarla.

Attenzione alla sicurezza del soccorritore (rimanere a distanza dal soggetto).

4.La vittima è su una superficie metallica?

Allontanarla per evitare dispersione elettrica.

5.Se la vittima è un bambino?

I DAE sono abitualmente settati per interventi su persone adulte. sono comunque utilizzabili su bambini di peso superiore a 25Kg. Le linee guida raccomandano di utilizzarli al bisogno su bambini di età sopra un anno.

6.Se la vittima è una donna in gravidanza?

Procediamo come di consueto, la miglior rianimazione per la madre è la miglior rianimazione per il feto.

7. Siete in vicinanza di fonti di ossigeno?

Allontanatelo al più presto. Rischio? Esplosione

8.Cosa succede se si tocca inavvertitamente la vittima mentre viene erogato lo shock?

Lo shock viene trasmesso attraverso il corpo della vittima e crea uno stato di sconforto soggettivamente assai sgradevole con sensazione di malessere. Può essere pericoloso.

Utilizzo dei Defibrillatori Semiautomatici in ambito Extra Ospedaliero

Legge 120 del 3 Aprile 2001.

ART. 1

1.E’ consentito l’uso del defibrillatore semiautomatico in sede extraospedaliera anche al personale sanitario non medico, nonché al personale non sanitario che abbia ricevuto una formazione specifica nelle attività di rianimazione cardio-polmonare.

Le regioni e le province autonome disciplinano il rilascio da parte delle aziende sanitarie locali e delle aziende ospedaliere dell’autorizzazione all’utilizzo extraospedaliero dei defibrillatori da parte del personale di cui al comma 1, nell’ambito del sistema di emergenza 118 competente per territorio o, laddove non ancora attivato, sotto la responsabilità dell’azienda